a breve il nuovo Decreto Controlli su impianti a fonte rinnovabile 

  • Pubblicato il: 13/12/2018 

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Il Ministero dello Sviluppo Economico e GSE concluderanno entro l’anno il lavoro sull’attuazione delle modifiche al decreto controlli per rendere proporzionali le sanzioni agli impianti incentivati a cui sono state accertate delle irregolarità, in attuazione della legge di Bilancio dello scorso anno. E’ quanto è emerso nell’incontro di mercoledì al GSE alla presenza del nuovo AD Roberto Moneta e del Presidente Francesco Vetrò.

 

Il Mise che deve attuare la norma sulla proporzionalità delle sanzioni agli impianti a rinnovabili incentivati irregolari, introdotta dalla legge di Bilancio 2018, sta esaminando una seconda stesura, presentata lo scorso 6 novembre sulla scrivania del sottosegretario con delega all’energia Davide Crippa. Perché la prima bozza proposta, valida per tutte le fonti rinnovabili, proponeva tagli maggiori per violazioni analoghe già previste dalla normativa vigente.

 

La necessità è quella di adottare una disciplina armonizzata per non creare difformità di trattamento tra le disposizioni previste nella Legge di bilancio 2018 (L. 27-12-2017 n. 205) rispetto a quelle già introdotte nell’ultimo anno, con la Legge annuale per il mercato e la concorrenza (L. 4-8-2017 n. 124) e con il Decreto legge sulle Disposizioni urgenti in materia finanziaria (D.L. 24-4-2017 n. 50, convertito, con modificazioni, dalla L. 21 giugno 2017, n. 96.), che hanno modificato l’articolo 42 del D.Lgs. 3-3-2011 n. 28 in materia di Controlli e sanzioni in materia di incentivi.

 

 

Di fatti l’accertamento di irregolarità analoghe non devono comportato decurtazioni della tariffa diverse, a seconda della tecnologia dell’impianto, prestando così il fianco a ricorsi. Il riferimento è al fatto che per gli impianti fotovoltaici, è già in vigore una sanzione: per gli impianti fotovoltaici con moduli non certificati di potenza maggiore di 3 kW un taglio del 20% disciplinato dal comma 4-bis dell’art. 57-quater Legge 21 giugno 2017, n. 96; mentre per gli impianti fotovoltaici con moduli non certificati di potenza inferiore ai 3 KW il taglio è del 30%, come previsto dal comma 89, art 1 legge agosto 2017, n. 124).

Infatti il comma 960 dell’articolo 1 della legge di Stabilità 2018, che deve essere attuato a breve, prevede che, per impianti a rinnovabili incentivati in cui siano rilevate delle irregolarità, il Gse possa in alcuni casi applicare un taglio della tariffa incentivante dal 20 all’80%, anziché la revoca totale.

In dettaglio, la norma prevede che all’articolo 42 del D.Lgs. n. 28/2011, venga aggiunto che  “in deroga al periodo precedente, al fine di salvaguardare la produzione di energia da fonti rinnovabili degli impianti che al momento dell’accertamento della violazione percepiscono incentivi, il Gse dispone la decurtazione dell’incentivo in misura ricompresa fra il 20 e l’80 per cento in ragione dell’entità della violazione. Nel caso in cui le violazioni siano spontaneamente denunciate dal soggetto responsabile al di fuori di un procedimento di verifica e controllo le decurtazioni sono ulteriormente ridotte di un terzo”.

 

Mentre già il D.L. 24-4-2017 n. 50 (convertito, con modificazioni, dalla L. 21 giugno 2017, n. 96.) stabiliva all’4-bis che Al fine di salvaguardare la produzione di energia elettrica derivante da impianti fotovoltaici, agli impianti di potenza superiore a 3 kW nei quali, a seguito di verifiche o controlli, risultano installati moduli non certificati o con certificazioni non rispondenti alla normativa di riferimento e per i quali il soggetto beneficiario della tariffa incentivante abbia intrapreso le azioni consentite dalla legge nei confronti dei soggetti responsabili della non conformità dei moduli, si applica, su istanza del medesimo soggetto beneficiario, una decurtazione del 20 per cento della tariffa incentivante base per l'energia prodotta dalla data di decorrenza della convenzione con il GSE. Non si applicano comunque le maggiorazioni …”.

Poi con la L. 4-8-2017 n. 124 si è disposto che “Al fine di salvaguardare le iniziative di realizzazione di impianti fotovoltaici di piccola taglia, salvaguardando la buona fede di coloro che hanno realizzato l'investimento, agli impianti di potenza compresa tra 1 e 3 kW nei quali, a seguito di verifica, risultino installati moduli non certificati o con certificazioni non rispondenti alla normativa di riferimento, si applica una decurtazione del 30 per cento della tariffa incentivante sin dalla data di decorrenza della convenzione, fermo restando, ove ne ricorra il caso, l'annullamento della maggiorazione ...”.

 

Per questo il Gse già da gennaio 2018 ha avviato le attività di propria competenza propedeutiche all’aggiornamento della disciplina relativa alle sanzioni. Ora è il MiSE che deve aggiornare il Decreto controlli del 2014 armonizzando la disciplina rispetto alla normativa in essere.

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