firmato il Defreto FER1. I bandi partono il 30 settembre 

  • Pubblicato il: 08/07/2019 

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È stato firmato oggi il decreto FER1 e inviato alla Corte dei Conti, come si apprende dal comunicato dei due ministeri. E i primi bandi sono previsti il 30 settembre.

 

Il decreto ha l’obiettivo di sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030 definiti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) attraverso la definizione di incentivi e procedure indirizzati a promuovere l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità, sia in termini ambientali che economici, del settore. Il provvedimento, in particolare, incentiva la diffusione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione.

 

L’attuazione del provvedimento consentirà la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8.000 MW, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh e con investimenti attivati stimati nell’ordine di 10 miliardi di Euro.

 

Tra le novità del decreto, oltre all’inclusione degli impianti l’idroelettrici conformi alle recenti linee guida ambientali, un premio di 10€/MWh sull’energia autoconsumata e prodotta da impianti di potenza non superiori a 100kW, purchè istallati su edifici. Il premio tuttavia sarà riconosciuto a conguaglio solo se l’autoconsumo supera il 40% della produzione netta. Nella nuova versione è stato inoltre confermato il potenziamento del bonus amianto per il fotovoltaico in sostituzione di coperture in eternit. Il premio aggiuntivo di 12€/MWh è stato esteso a tutta l’energia prodotta, quindi anche sull’elettricità autoconsumata e non solo sui kWh immessi in rete. Sarà però obbligatoria la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto dalle coperture degli edifici e la superfice dell’impianto fotovoltaico non potrà mai superare la dimensione della superficie della copertura rimossa. Inoltre il premio amianto è cumulabile con il premio sull’energia autoconsumata ma non è cumulabile con altri contributi pubblici che hanno lo scopo di sostenere i costi di rimozione e smaltimento dell’eternit.

 

Misure, fortemente sostenute dalla Coldiretti, che forniranno un vantaggio supplementare, in termini di benefici sanitari e ambientali se abbinato alla sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto. Il settore agricolo ha infatti contribuito fattivamente allo sviluppo delle rinnovabili elettriche. In particolare, il 22% delle convenzioni Conto Energia in essere nella titolarità di Imprese (con P.IVA) corrispondono ad impianti fotovoltaici realizzati da Imprese Agricole. Oltre il 95% degli impianti fotovoltaici realizzati da Imprese Agricole hanno una potenza inferiore ai 200 kW, e sono stati realizzati prevalentemente su coperture di fabbricati con funzioni produttive connesse alle attività agricole.

 

La sintesi del provvedimento

 

In generale il decreto ministeriale, per l’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, denominato DM FER 1 introduce misure di sostegno alla produzione di energia elettrica dagli impianti a fonte eolica, idraulica geotermica, gas residuati dai processi di depurazione e solare fotovoltaico. Resta l’impossibilità di beneficiare di incentivi per impianti fotovoltaici istallati a terra, concessa solo per impianti realizzati in aree non agricole come: discariche esaurite, cave e miniere esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati. Mentre gli impianti fotovoltaici che accedono ai nuovi incentivi potranno comunque essere realizzati su fabbricati rurali, pergole, tettoie, pensiline, serre ed edifici.

Tuttavia l’energia incentivata sarà solo quella immessa in rete, limitando quindi lo sviluppo della piccola generazione distribuita alla sole occasioni di risparmio per gli autoconsumi. Il decreto esclude il biogas e le biomasse i cui meccanismi di incentivazione sono rinviati ad un apposito decreto (denominato DM FER2) congiunto anche con il ministero delle politiche agricole e di prossima emanazione.

 

A partire dal 30 settembre 2019 partiranno appositi bandi per ammettere gli impianti agli incentivi. I bandi saranno gestiti dal GSE con cadenza quadrimestrale, tramite iscrizione a registro per impianti di potenza inferiore ad 1 MW, con offerte di riduzione delle tariffe di riferimento non superiori al 30%; o tramite partecipazione ad aste competitive per impianti o aggregati di impianti di potenza superiore ad 1 MW, con offerte di riduzione delle tariffe di riferimento tra il 2% e il 70%.

 

Con gli incentivi verrà data priorità a:

•impianti realizzati su discariche chiuse e sui Siti di Interesse Nazionale ai fini della bonifica;

•su scuole, ospedali ed altri edifici pubblici per impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;

•impianti idroelettrici che rispettino le caratteristiche costruttive del DM 23 giugno 2016, quelli alimentati a gas residuati dai processi di depurazione o che prevedono la copertura delle vasche del digestato;

•tutti gli impianti connessi in “parallelo” con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche (a condizione che la potenza di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ciascuna colonnina abbia una potenza di almeno 15 kW).

 

Cambia, inoltre, la modalità di riconoscimento del premio sull’autoconsumo: per gli impianti di potenza fino a 100 kW su edifici, sulla quota di produzione netta consumata in sito è attribuito un premio pari a 10 euro il MWh cumulabile con quello per i moduli in sostituzione di coperture contenenti amianto. Il premio è riconosciuto a posteriori a patto che l’energia auto consumata sia superiore al 40% della produzione netta.

 

Saranno ammessi agli incentivi solo gli impianti idroelettrici in possesso di determinati requisiti che consentano la tutela dei corpi idrici, e in base a una valutazione dell’Arpa.

 

Gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto o eternit avranno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta.

 

 

Impianti ammissibili

 

Potranno partecipare ai bandi per la selezione dei progetti da iscrivere nei registri gli impianti:

•di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW;

•oggetto di interventi di potenziamento qualora la differenza tra la potenza dopo l’intervento e la potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW;

•oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW.

 

Sono ammessi impianti fotovoltaici esclusivamente di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione.

 

Inoltre, potranno partecipare alle procedure di registri anche aggregati costituiti da più impianti appartenenti al medesimo gruppo, di potenza unitaria superiore a 20 kW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia inferiore a 1 MW.

Gli impianti di potenza uguale o maggiore ai valori sopra indicati per accedere agli incentivi dovranno partecipare a procedure di asta al ribasso nei limiti dei contingenti di potenza.

 

In analogia, potranno partecipare alle procedure di asta anche gli aggregati costituiti da più impianti appartenenti al medesimo gruppo, di potenza unitaria superiore a 20 kW e non superiore a 500 kW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia uguale o superiore a 1 MW.

 

 

Impianti esclusi

 

Saranno esclusi dagli incentivi gli impianti che hanno già usufruito degli incentivi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico previsti dal DM 23 giugno 2016 o che sono risultati idonei ma inseriti in posizione non utile nei registri.

Allegato

 Decreto FER1 firmato dai ministri

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