Mancano 397 milioni di euro al raggiungimento del tetto massimo di spesa per gli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico.
Il GSE ha infatti comunicato l’aggiornamento al 31 agosto 2014 del Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici pari a circa 5,403 miliardi di euro.
Rimangono, dunque, 397 milioni di euro, che saranno spartiti tra i piccoli impianti FER non soggetti a iscrizione a registro, anche se nel 2015 si libereranno altre risorse, dalla risoluzione di vecchi incentivi CIP6 e Certificati Verdi.
Nell’ultimo aggiornamento disponibile, il contatore degli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche segna una decisa accelerazione, passando dai 5,052 miliardi di euro del 31 luglio ai 5,403 miliardi di euro del 31 agosto, considerando che lo scorso 31 gennaio il contatore era fermo a quota 5,03 miliardi di euro, si può comprendere meglio l’entità del fenomeno.
In base all’art. 3 del D.M. 6/7/2012, tale costo non potrà superare i 5,8 miliardi di euro annui.
Il contatore dà conto degli oneri di incentivazione imputabili agli impianti incentivati con il provvedimento CIP 6 (quota rinnovabile), con i Certificati Verdi e con le Tariffe Onnicomprensive ai sensi del D.M. 18/12/2008, agli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure d'asta ai sensi del D.M. 6/7/2012 e agli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di ammissione agli incentivi del D.M. 6/7/2012 a seguito dell' entrata in esercizio.
Le modalità di calcolo utilizzate sono illustrate nel documento informativo "Il Contatore degli oneri delle fonti rinnovabili".