Via libera dell'Autorità per l'Energia allo schema di decreto ministeriale sullo 'spalma-incentivi' volontario per le rinnovabili diverse dal fotovoltaico 

  • Pubblicato il: 14/10/2014 

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L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, AEEG, con il Parere 478/2014,ha dato il proprio benestare allo schema di decreto trasmesso dal ministero lo scorso 11 settembre, suggerendo però due modifiche in tema di rifacimenti di impianti, in base a quanto previsto dal DL 'Destinazione Italia'.

 

A seguito di interventi di qualunque tipo, realizzati sullo stesso sito dell’impianto per il quale è stata esercitata l’opzione di rimodulazione, dovrà essere concesso l’accesso al ritiro dedicato e/o lo scambio sul posto (purché non incompatibili con gli strumenti incentivanti percepiti, quali le tariffe fisse onnicomprensive o gli incentivi di cui al decreto interministeriale 6 luglio 2012).

 

L’AEEG, riitiene inoltre che sia necessario precisare; che nel caso di interventi di potenziamento su impianti per i quali è stata esercitata l’opzione di rimodulazione, l’eventuale nuovo incentivo sia erogato in relazione alla maggior produzione derivante dal potenziamento stesso, continuando a beneficiare dell’incentivo pre-esistente e rimodulato per la produzione imputabile alla parte dell’impianto già esistente; per gli interventi di integrale ricostruzione e di rifacimento totale degli impianti alimentati da biomasse di potenza fino a 1 MW l’eventuale nuovo incentivo sostituisca quello pre-esistente rimodulato.

 

Il decreto Destinazione Italia, Dl 145/13 all’art.1 comma 3, aveva predisposto una rimodulazione degli incentivi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, al fine del contenimento dell’onere annuo dei prezzi di energia elettrica, disponendo per i titolari di impianti che beneficiano di incentivi sotto forma di Certificati Verdi, Tariffe onnicomprensive ovvero tariffe premio, in alternativa:

a) “continuare a godere del regime incentivante spettante per il periodo di diritto residuo. In tal caso, per un periodo di dieci anni decorrenti dal termine del periodo di diritto al regime incentivante, interventi di qualunque tipo realizzati sullo stesso sito non hanno diritto di accesso ad ulteriori strumenti incentivanti, incluso ritiro dedicato e scambio sul posto, a carico dei prezzi o delle tariffe dell'energia elettrica;

b) optare per una rimodulazione dell'incentivo spettante, volta a valorizzare l'intera vita utile dell'impianto. In tal caso (…) il produttore accede a un incentivo ridotto di una percentuale specifica per ciascuna tipologia di impianto, definita con decreto (…) entro 60 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, da applicarsi per un periodo rinnovato di incentivazione pari al periodo residuo dell'incentivazione spettante alla medesima data incrementato di 7 anni."(comma 3);

La norma, colpisce 5025 impianti, incentivati con i CV-Certificati Verdi e TO-tariffa omnicomprensiva, di cui: 156 impianti a biomassa di potenza inferiore a 1MWe; 968 impianti a biogas di potenza inferiore a 1MWe; 418 impianti a bioliquidi di potenza inferiore a 1MWe; 434 impianti eolici di potenza inferiore a 200kWe.

Mentre le disposizioni di cui ai commi 3, 4 e 5, del decreto, non si applicano:

a) agli impianti CIP6;

b) agli impianti incentivati ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 luglio 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 159 del 10 luglio 2012, supplemento ordinario n. 143, fatta eccezione per quelli ricadenti nel regime transitorio di cui all’articolo 30 dello stesso decreto.

Pertanto sono esclusi gli impianti incentivati con la nuova tariffa omnicomprensiva prevista dal DM 6 luglio 2012, di cui al 31 agosto risultano in esercizio 53 impianti a biomassa di potenza inferiore a 1MWe; 77 impianti a biogas di potenza inferiore a 1MWe.

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