contatore FER, aumentano le risorse a 166 milioni 

  • Pubblicato il: 11/04/2016 

  •  

Sono aumentate a 166 milioni le risorse disponibili per le FER elettriche diverse dal fotovoltaico.  Tuttavia l’evoluzione del contatore FER potrebbe superare la soglia dei 5,8 miliardi di euro a gennaio prossimo. Mentre scende la spesa per la fonte idraulica e biomasse, aumenta solo la spesa del biogas dello 0,1%. Attualmente ad incidere maggiormente sul costo indicativo cumulato annuo gli incentivi per l’eolico e il biogas, rispettivamente con il 27,6% e 27,3% del costo totale. Segue poi la fonte idraulica con il 21,5% e le biomasse con il 13,5%. I bioliquidi al 7,6%.

 

Il GSE-Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. ha aggiornato al 29 febbraio 2016 il Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico (FER). Il costo indicativo annuo risulta pari a circa 5,634 miliardi di euro, con una diminuzione di circa 15 milioni di euro rispetto al mese precedente.

La riduzione osservata è da imputarsi principalmente alla progressiva scadenza del periodo di incentivazione di impianti a CV e CIP6, cui si aggiunge l’attività di controllo da parte del GSE che ha determinato una riduzione del costo indicativo annuo di circa 4 € mln.

 

Così il GSE stima che il contatore delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico non supererà, per tutto il 2016, il tetto dei 5,8 miliardi di euro, nemmeno nello scenario peggiore tra quelli ipotizzati. Ma a gennaio prossimo la soglia potrebbe essere superata. Infatti nella simulazione degli Scenari di evoluzione del costo indicativo cumulato annuo (c.d. contatore FER), definito dal D.M. 6/7/2012, il GSE ipotizza anche per lo scenario base lo sforamento del tetto nel periodo tra gennaio e maggio 2016.

 

Ma le notizie più interessanti sono contenute nelle informative che accompagnano il comunicato del 29 febbraio, nelle quali il GSE dà alcune indicazioni sul metodo utilizzato per il calcolo e sull'andamento previsto nei prossimi anni. Di particolare interesse per le imprese in procinto di realizzare un investimento nel settore delle bioenergie la stima sulle risorse che andranno via via liberandosi facendo scendere il contatore FER. Nel solo 2016 si parla di 300 milioni di euro.

 

Inoltre i risultati del contatore, aggiornato al 29 febbraio 2016, mostrano l’andamento degli incentivi e delle tecnologie installate in questi ultimi anni, rilevando le tendenze degli investimenti effettuati. Mentre scende la spesa per la fonte idraulica e biomasse (-0,2%), aumenta solo la spesa del biogas per 1,2 milioni (+0,1%). In generale, su una spesa totale annua di 5.634 milioni di euro il meccanismo dei CIP 6 incide il 3,2% della spesa annua, i CV-Certificati Verdi il 54,6%, la TO-Tariffa Omnicomprensiva il 31,8%, gli incentivi a tariffe premio del D.M. 6 luglio 2012 per gli impianti già in esercizio salgono al 5% mentre gli impianti iscritti a registro/aste ma non ancora in funzione scendono al 5,4%, infine gli incentivi per il solare termodinamico risultano poco significativi.  Dal lato tecnologie, la fonte idraulica incide sugli incentivi per il 21,5%, l’eolico per il 27,6%, il biogas per il 27,3%, le biomasse per il 13,5%, i bioliquidi per il 7,6%, la geotermia per il 2,5% mentre il solare termodinamico e moto ondoso sono irrilevanti.

.

Allegati:

scenari contatore FER 2016-2017 aggiornato al 31 marzo 2016

Approfondimenti:

scenari contatore FER 2016-2017 aggiornato al 29 febbraio 2016

 Scenari di evoluzione del contatore FER aggiornato al 25 gennaio 2016

 

 Trasparenza sugli incentivi alle rinnovabili, finalmente - Il Foglio 9/11/2015

 I controlli del Gestore dei Servizi Energetici - Indagini su 400 milioni di incentivi concessi - Sole 24 Ore

.

Tutte le News sulle Tecnologie >>

Tutte le News sul Libero mercato >>