pubblicata la bozza di DM che incentiva le FER-Fonti Rinnovabili Elettriche 

  • Pubblicato il: 24/09/2015 

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La proposta di decreto sui nuovi incentivi FER per le fonti rinnovabili elettriche non fotovoltaiche è stata resa pubblica dal Ministero dello Sviluppo economico e inviato all'Autorità per l'energia  e alla Conferenza unificata per acquisirne il parere. Intanto le Regioni sono state convocate dal Mise per mercoledì 7 ottobre.  

Il decreto, si legge nella nota Mise, ha la finalità di sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso la definizione di incentivi e modalità di accesso semplici, che promuovano l'efficacia, l'efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione nell'ambito degli obbiettivi della Strategia Energetica Nazionale, nonché il graduale adattamento alle Linee guida in materia di aiuti di Stato per l'energia e l'ambiente di cui alla comunicazione della Commissione europea (2014/C 200/01).

Oltre alle nuove regole su aste e registri e ai nuovi contingenti di potenza, la bozza di decreto del Ministero dello sviluppo economico, prevede consistenti tagli alle tariffe incentivanti rispetto al decreto del 6 luglio 2012. Novità per i sottoprodotti e i Consorzi di Bonifica. Alla riconversione degli ex-zuccherifici è assegnato un contingente di potenza più basso ma ammessi ai meccanismi di incentivazione del vecchio DM 18 dicembre 2008, con possibilità di esercizio entro il 31 dicembre 2018. 

Tra le principali novità:

  • accolte le osservazioni della Coldiretti per riammettere gli impianti alimentati a sansa di oliva come sottoprodotti (vedi approfondimento al seguente link);
  • gli impianti a biogas e biomasse di aziende agricole, alimentati a sottoprodotti, facenti parte del ciclo produttivo di una impresa agricola, di allevamento o, in via subordinata, forestale hanno la priorità nelle graduatorie dei registri fino ad una potenza non superiore a 600 kW;
  • è stata incrementata la tariffa incentivante per i piccoli impianti a biogas di potenza inferiore a 300kW alimentati da sottoprodotti, passando da 210 a 233 €/MWh, e per i piccoli impianti a biomassa di potenza inferiore a 300kW alimentati da sottoprodotti, passando da 220 a 246 €/MWh;
  • sono stati inclusi i progetti presentati dai Consorzi di Bonifica nei meccanismi di accesso diretto agli incentivi;
  • è stato ridimensionato il limite del contingente di potenza per gli impianti oggetto di riconversione degli ex-zuccherifici, passando da 135MW a 120,5MW tenuto però conto delle proposte di ridimensionamento della potenza incentivata presentate dagli operatori al GSE.

Tuttavia resta irrisolto il problema di riammissione ai registri e alle aste per gli operatori che hanno avviato l’inizio dei lavori di costruzione degli impianti prima dell’inserimento in posizione utile nelle graduatorie. Infatti l’art.4, comma 5, prevede che Gli impianti che accedono tramite asta o registro hanno accesso agli incentivi a condizione che i relativi lavori di costruzione risultino, dalla comunicazione di inizio lavori trasmessa all’amministrazione competente, avviati dopo l’inserimento in posizione utile nelle graduatorie.

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Infine è cambiato radicalmente, ma non in modo sostanziale rispetto alla prima stesura, l’approccio alla qualificazione dei sottoprodotti ammessi ad incentivo. Le disposizioni dell’articolo 23 prevedono ora che sia il Ministero delle politiche agricole e forestali di concerto con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ad aggiornare gli elenchi di cui all’allegato 2 sulla base di istanze presentate da soggetti interessati.

Allegati:

Consulta la bozza di Decreto Ministeriale che incentiva le FER-Fonti Rinnovabili Elettriche diverse dal fotovoltaico, reso noto dal Mise il 23 settembre.

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